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Laos / Vietnam Tour Torna ai Tour

  • ESPLORANDO LUANG PRABANG E VIETNAM
  • 13 Giorni - 12 Notti - Min. 2 Persone

Tour completo di 12 notti della combinazione fra Luang Prabang e Vietnam dal Nord al Sud con l’aggiunta di Ninh Binh la ‘Halong Bay terrestre’.

  • PRIMO GIORNO: LUANG PRABANG

    Al vostro atterraggio all’aeroporto incontrerete la vostra guida locale che vi attende fuori dall’aeroporto con il cartello con scritto il nome del tour acquistato, per condurvi presso il vostro hotel.
    Orario d’arrivo del volo:
    Numero del volo:
    Note: la stanza sarà disponibile per il check-in dalle 14.00

    Pasti inclusi: NO
    Cena libera, possibilità di cenare in hotel a proprie spese
    Pernottamento in hotel.

    Località: LUANG PRABANG
  • SECONDO GIORNO: LUANG PRABANG – KHUANG SY – VISITA DI LUANG PRABANG (B/L)

    Oggi inizierete la vostra scoperta del Laos e delle sue tradizioni, cultura e conoscerete a fondo la comunità locale.
    Dopo la prima colazione in hotel, iniziate per il tour della città di Luang Prabang:
    La città di Luang Prabang è una delle città più belle del Sud-Est asiatico, con la sua posizione perfetta nel punto d'incontro dei fiumi Mekong e Nam Khan e ai piedi di una catena montuosa secolare. La vostra scoperta di Luang Prabang vi porterà nei suoi siti più emblematici e culturalmente ricchi. Per apprezzare appieno la visita in questa città pittoresca, una guida condividerà con voi tutta la sua conoscenza della storia, dell'architettura e della cultura della città.
    • Il Palazzo Reale, che oggi ospita il Museo Nazionale, ha una vasta collezione di oggetti preziosi che in passato appartenevano alla famiglia reale, e una vasta gamma di statuette scoperte nei templi della regione. Qui, potete posare gli occhi sul Buddha Phrabang, considerato il più sacro artefatto del Laos, che ha anche dato il nome alla città.
    • Il Vat Xieng Thong, il tempio della Città Reale, è un complesso di santuari e templi sacri, che espongono alcuni delle migliori arte tradizionali del Laos ed è anche, senza alcun dubbio, il più bel sito di Luang Prabang.

    Trasferimento alla cascata di Khuang Sy. Pranzo ad un ristorante alla cascata.
    Dopo il pranzo partite per la visita delle cascate di Kuang Sy: Farete un giro alle cascate di Kuang Sy, uno dei punti salienti di Luang Prabang. Queste cascate sono composte da formazioni calcaree e numerose piscine dai colori turchesi e sono diventate una destinazione da non perdere per chi visita il Laos settentrionale. Il livello più basso delle cascate è stato trasformato in un parco pubblico ed è il posto dove fare una pausa per godersi l'ombra e l'atmosfera rinfrescante delle stesse cascate. Tuttavia, il principale punto di interesse è il percorso: numerose piccole piscine naturali di calcare che sono state formate dal processo di erosione dell'acqua. Godetevi l'ambiente circostante e trascorrete un po' di tempo nuotando e rilassandovi in alcune delle piscine.
    Rientro a Luang Prabang nel pomeriggio.

    Pasti inclusi: Prima colazione in hotel, Pranzo ad un ristorante locale.
    Cena libera, possibilità di cenare in hotel on in un ristorante locale a proprie spese Pernottamento in hotel.

    Località: LUANG PRABANG / KUANG SI
  • TERZO GIORNO: IL CAMPO DI ELEPHANTE - PAK OU - LUANG PRABANG (B/L)

    Prima colazione in hotel.
    Partite per una nuova esperienza al Elephant Village - Mezza giornata con gli elefanti
    Il Laos era precedentemente chiamato "Lane Xang", che significa "Terra di un milione di elefanti". Oggi avrete la possibilità di provare un’esperienza assieme a questi incredibili pachidermi! All'arrivo all’Elephant Village Camp, il responsabile del campo vi accoglierà e avrete un breve briefing sugli elefanti. Quindi, godetevi una piacevole crociera sul fiume a bordo di una barca a coda lunga fino alla cascata di Tad Sae, dove potete rilassarvi oppure nuotare nelle sue fresche piscine naturali (i livelli dell'acqua variano in base alle condizioni stagionali). Una volta rinfrescati, tornerete all'Elephant Camp per gustarvi un delizioso pranzo al ristorante. Dopo quest’avventura selvaggia, tornerete al vostro hotel a Luang Prabang.
    Note: Gli ospiti devono portare abbigliamento adeguato, zaino, comode scarpe da passeggio (no infradito / sandali). Il bagno degli elefanti è facoltativo e richiede il pagamento di un supplemento.
    Durata: dalle 8:30 alle 13:00 circa

    Nel pomeriggio, una crociera verso le famose grotte di Pak Ou. Quando arriverete, potrete godervi una breve visita per vedere le diverse migliaia di statue del Buddha che osservano in silenzio le acque fangose del Mekong. Ritornate alla barca e navigate con grazia a valle fino a Luang Prabang
    Fermatevi su uno dei banchi di sabbia del fiume mekong per gustare un cocktail al tramonto. Sedetevi, rilassatevi e godetevi le bevande e le tartine mentre contemplate i raggi del sole che sprofonda dietro le montagne e la giungla lussureggiante. Che posto magico!

    Pasti inclusi: Prima colazione in hotel, pranzo al ristorante del campo.
    Cena libera, possibilità di cenare in hotel on in un ristorante locale a proprie spese Pernottamento in hotel.

    Località: KUANG SI / LUANG PRABANG
  • QUARTO GIORNO: LUANG PRABANG - HANOI (B/-/D)

    Al mattino presto (5:30-6:30) vi dirigerete con la vostra guida al tempio per vedere la cerimonia di Tak Bat. Durante la cerimonia, i devoti abitanti di Luang Prabang si inginocchiano sul marciapiede, tenendo il cibo nelle loro mani, da offrire ai monaci che camminano coperti con le loro vesti color arancio-zafferano. Sentitevi coinvolti in questo momento culturalmente significativo, in quanto si svolge in modo pacifico e rispettoso, senza parole scambiate tra i monaci e gli abitanti che fanno le offerte. Dopo questa esperienza illuminante, la vostra guida vi condurrà in un mercato locale, un luogo molto animato, per usare un eufemismo, dove stare al mattino. Dopo il tour del mercato, verrete portati in un ristorante locale accogliente vicino al fiume Mekong per provare una zuppa preparata per sedare la vostra fame e darvi energia per la giornata. Se non avete voglia della zuppa al mattino, potete anche godervi un caffè mentre osservate la routine quotidiana dei residenti.
    Prima di rientrare in hotel per la prima colazione, sarete premiati con una vista panoramica sulla città di Luang Prabang e dintorni, dopo aver scalato i 328 gradini che portano alla cima del Monte Phousi.

    NOTA:
    Per partecipare alla cerimonia di Tak Bat bisogna lasciare l’hotel alle 05:30 alle 06:30
    I viaggiatori che assistono a questa tradizione, devono indossare abiti adeguati che coprono le gambe e le spalle. Si prega di non attraversare mai il cammino dei monaci e di scattare solo foto a distanza per mostrare rispetto.

    Tempo libera fino al trasferimento all'aeroporto per il volo verso ad Hanoi Luang Prabang – Hanoi (è previsto al mezzogiorno). Le stanze sono disponibili fino al mezzogiorno.
    Appena arrivate, verrete accolti all’aeroporto dalla vostra guida locale e verrete accompagnati all’hotel per il check-in.
    Cena in ristorante locale.

    Pasti inclusi: Prima colazione in hotel. Cena ad un ristorante locale.
    Sistemazione: in hotel.

    Località: LUANG PRABANG / HANOI
  • QUINTO GIORNO: HANOI

    Prima colazione in hotel.
    Questa mattinata incontrerete la vostra guida e inizierete una passeggiata al mercatino locale di strada, per osservare i rituali quotidiani di acquisto e vendita presso i mercati vietnamiti. In questo effervescente andirivieni di commercianti, non mancheranno le occasioni per scattare colorate fotografie. Darete poi inizio alla vostra lezione di cucina presso la casa di una famiglia di Hanoi. Il vostro ospite vi mostrerà come preparare alcuni piatti tradizionali e, dopo due ore di pratica, verrà il momento di gustare il frutto del vostro lavoro, condividendo piacevoli istanti conviviali con la famiglia ospitante.
    Note: Durata della lezione di cucina: 3 ore
    (La lezione potrebbe svolgersi nel pomeriggio quindi nel caso avrete la cena invece del pranzo)

    Nel pomeriggio, continuerete con la visita della città di Hanoi e in particolare: il Tempio della Letteratura, un tempo “Prima Università del Vietnam”.
    Dopo questa visita parteciperete a una esperienza molto interessante la Cerimonia dell'incenso bruciante.
    I vietnamiti credono che quando l'incenso viene bruciato, il fumo crescente creerà un ponte tra la terra e il cielo che li collegherà alle divinità venerate così come ai membri della famiglia che sono morti e sono entrati nell'altro mondo. Vedrete quanto sia importante il rituale di preparare un pacchetto di incenso ogni volta che la gente del luogo visita un tempio o una pagoda. Siete invitati a provare la cerimonia per conto vostro e magari provare una sensazione di spiritualità come un locale.

    Visita presso il Museo Etnografico per scoprire di più a riguardo della ricchezza di gruppi etnici che caratterizza il Vietnam. Fondato nel novembre 1997 durante il Summit della Francofonia, questo centro di ricerca e museo pubblico al contempo, presenta 54 gruppi etnici che popolano il Vietnam. Ammirate l’impressionante collezione di colorati costumi tradizionali, peculiari strumenti musicali, gioielli, armi e molto altro. Illustrazioni e rappresentazioni delle varie tradizioni e stili di vita vi permetteranno di conoscere meglio le 54 minoranze che arricchiscono la cultura del Paese.
    Alla fine del pomeriggio, vi invitiamo a fare una passeggiata per esplorare il quartiere vecchio di Hanoi e assaporare un caffè ormai leggendario, creato da un uomo vietnamita che lavorava in un hotel di Hanoi famoso in tutto il mondo, il Sofitel Legend Metropole: il caffè all’uovo. Non fatevi trarre in inganno dal pregiudizio: non solo il caffè è una delle produzioni agricole più importanti de Vietnam, ma questo caffè è una delizia che va assolutamente provata, non ve ne pentirete! Oggi questa bevanda tipica – con tutte le sue variazioni - viene servita in molte caffetterie di Hanoi: noi vi porteremo in un luogo speciale, direttamente correlato all'inventore e alla sua famiglia, per garantirvi che ne possiate percepire non solo l’aroma ma anche la storia.
    Ritorno in hotel e serata libera.

    Pasti inclusi: prima colazione in hotel, pranzo durante il corso di cucina.
    Cena libera, possibilità di cenare in hotel o in un ristorante locale a proprie spese
    Sistemazione: In Hotel

    Località: HANOI
  • SESTO GIORNO: HANOI - NINH BINH

    Prima colazione in hotel.
    Al mattino vi recherete nella provincia di Ninh Binh, situata a sud di Hanoi. Visiterete la Riserva Naturale di Van Long e i villaggi circostanti in barca e in bicicletta, attraversando lentamente le risaie in uno scenario spettacolare di picchi rocciosi, canali serpeggianti e vegetazione lussureggiante. Esplorerete i caratteristici villaggi del Delta, incontrerete i loro abitanti e gusterete un pranzo fatto in casa di un abitante locale.
    Nel pomeriggio partirete per Hoa Lu, uno dei siti più famosi del Vietnam, noto per la sua splendida vegetazione e gli imponenti picchi calcarei, che gli hanno fatto guadagnare il nome di "Baia di Halong terrestre". Qui, scoprirete i due templi dei re Dinh e Le, risalenti al X secolo, prima di raggiungere il vostro hotel.
    Distanza e durata dell'escursione in bicicletta: 8-10 chilometri - 1 ora
    Livello: 0 – accessibile a tutti
    Trasporto: 120 chilometri - 2 ore e 30 minuti

    Pasti inclusi: Colazione, Pranzo ad una casa locale.
    Cena libera, possibilità di cenare in hotel a proprie spese
    Sistemazione: In hotel.

    NOTA 1: Per chi non può/vuole pedalare, è possibile effettuare il tragitto a bordo di un motorino con guidatore (casco protettivo fornito in loco - un cliente per ogni motorino – un guidatore per ogni cliente). Il motorino è il mezzo di trasporto più usato dai Vietnamiti ed è l’unica alternativa disponibile alla bicicletta.
    NOTA 2: in caso di maltempo, il giro in bicicletta non verrà effettuato. All’arrivo si raggiungerà Van Long in macchina/bus e si proseguirà il programma come sopra.

    Località: HANOI / NINH BINH
  • SETTIMO GIORNO: NINH BINH - HALONG

    Prima colazione in hotel.
    Al mattino, viaggerete ad Halong e arriverete verso mezzogiorno. Lì, vi imbarcherete in una crociera attraverso l'imperdibile baia di Halong. Questa baia famosa in tutto il mondo è uno dei paesaggi più belli del Vietnam, con i suoi giganteschi isolotti rocciosi ricoperti da una rigogliosa vegetazione che incombe sulle acque incontaminate della baia. La Baia di Halong comprende circa 1.900 isole e isolotti di picchi rocciosi, spesso disabitati e non visitati. Uno spettacolare paesaggio marino, che ha guadagnato lo status di Patrimonio Mondiale dell'UNESCO nel 1994. Il pranzo verrà servito a bordo con ottimi frutti di mare appena pescati dalla baia. Dopo pranzo avrete la possibilità di esplorare alcune leggendarie grotte in Kayak o con dei sampan di bambù guidati dalle persone locali attraversando dei tunnel e godendovi il paesaggio naturale.
    Ritornate sulla barca e godetevi un’ottima cena a base di pesce e cibo locale.

    Pasti inclusi: Prima colazione in hotel. Pranzo e Cena sulla crociera.
    Sistemazione: Sulla crociera.

    NOTA:
    La presenza della guida italiana a bordo è soggetta a disponibilità.
    Si prega di notare che l'itinerario della crociera può essere soggetto a modifiche a causa delle condizioni meteorologiche prevalenti o di cambiamenti di regolamento da parte degli organi di governo.

    Località: NINH BINH / HALONG
  • OTTAVO GIORNO: HALONG/HANOI - DA NANG - HOI AN

    Nella mattinata, secondo la stagione, potrete ammirare il sorgere del sole sulle acque color acquamarina della baia. La crociera continuerà poi fino alla fine della mattinata. Dopo essere sbarcati (intorno alle 11), farete ritorno ad Hanoi su una strada che attraversa le verdeggianti risaie tipiche del delta del Fiume Rosso.
    Lungo il tragitto, vi concederete una pausa presso Yen Duc, un villaggio conosciuto come uno dei luoghi natali dell’arte delle marionette sull’acqua. Presso il villaggio, avrete infatti la fortuna di assistere ad uno spettacolo di marionette sull’acqua. Solitamente ispirata alla vita dei contadini vietnamiti, la performance ruota attorno al lavoro nei campi, all’allevamento di bufali, alla pesca di pesci e gamberetti ed ai festeggiamenti dopo una raccolta abbondante. Dopo lo spettacolo, potrete godervi una piacevole passeggiata nel villaggio, alla scoperta dell’artigianato locale, per poi dirigervi verso l’aeroporto, dove prenderete il vostro volo per Danang. Accoglienza all’aeroporto e trasferimento a Hoi An.

    Pasti inclusi: Colazione, Brunch.
    Cena in hotel.
    Sistemazione: in Hotel.

    Località: HALONG / HANOI / DA NANG / HOI AN
  • NONO GIORNO: HOI AN

    Prima colazione in hotel.
    Nella mattinata vi dedicherete alla scoperta della città vecchia di Hoi An, sito patrimonio dell’UNESCO. Lasciatevi sorprendere dall’assortimento di stili architettonici che rendono unico questo sito. Salterete poi in sella alle vostre biciclette o motorino, per attraversare un’interessante area rurale alla volta del villaggio di Tra Que, rinomato per le profumate erbe aromatiche. Non esitate a unirvi ai contadini, per osservare da vicino come piantino e raccolgano i loro prodotti. Vi attende poi un pranzo a base di sei specialità della regione, tra le quali tam huu (spiedini di maiale e gamberetti), vari tipi di gamberetti e maiale aromatizzato con erbe e un meraviglioso tipico massaggio ai piedi. Farete poi ritorno a Hoi An in macchina nel primo pomeriggio, dove avrete il resto della giornata a disposizione per scoprire la città o rilassarvi sulla spiaggia (a seconda della stagione).

    Pasti inclusi: Colazione, pranzo a Tra Que.
    Cena libera, possibilità di cenare in hotel o in un ristorante locale a proprie spese
    Sistemazione: In Hotel.

    NOTA 1: Per chi non può/vuole pedalare, è possibile effettuare il tragitto a bordo di un motorino con guidatore (casco protettivo fornito in loco - un cliente per ogni motorino – un guidatore per ogni cliente). Il motorino è il mezzo di trasporto più usato dai Vietnamiti ed è l’unica alternativa disponibile alla bicicletta.

    Località: HOI AN
  • DECIMO GIORNO: HOI AN - MY SON - HUE

    Prima colazione in hotel.

    Nella mattinata partirete alla volta di My Son, “la bella montagna”, il più importante centro archeologico Cham del Vietnam centrale e patrimonio UNESCO. Il complesso di 70 edifici eretti tra il quarto e il tredicesimo secolo, è prova innegabile dell’esistenza di una civiltà altrettanto sviluppata e grandiosa che quella dei Khmer, quasi del tutto scomparsa al giorno d’oggi. Questo patrimonio rende My Son comparabile ad Angkor in Cambogia, Borobudur in Indonesia e Bagan in Myanmar. Pranzo in ristorante tipico e nel pomeriggio partenza in direzione di Hue.

    Hue, anch’essa patrimonio UNESCO, e` un simbolo della cultura e della storia del Vietnam. Una delle caratteristiche della cultura di Hue è la gastromia: la cucina di Hue conserva tutt’oggi l’influenza dalla gastronomia reale, perciò molto variegata negli ingredienti e con una grande attenzione all’arte della presentazione dei piatti.
    Alla fine della giornata, avrete la possibilità di sperimentare un cocktail presso galleria del hotel Pilgrimage Village.

    Pasti inclusi: Colazione, pranzo in ristorante locale.
    Cena libera in hotel o in un ristorante locale a proprie spese
    Sistemazione: In hotel.

    Località: HOI AN / MY SON / HUE
  • UNDICESIMO GIORNO: HUE - HO CHI MINH

    Prima colazione in hotel.
    Visitate la bellissima Cittadella Imperiale, eretta nel 1804 durante l’impero del primo Imperatore Gia Long. Poi partite verso l’Ovest della città in cui si trovano i suoi mausolei degli imperatori della famiglia Nguyen. Non appena saliti al trono, gli imperatori hanno lavorato duramente per trovare la terra sacra per le loro “case eterne“. Con la partecipazione degli architetti più talentuosi e l’utilizzo dei materiali migliori dell’epoca, i mausolei non sono solo i capolavori architettonici, riflettono il carattere del proprietario, ma contengono anche i segreti della storia. La guida vi accompagna a scoprire uno dei 3 mausolei più conosciuti, tra quali quello dell’imperatore Tu Duc, Minh Mang e Khai Dinh.

    Proseguendo sulla strada, raggiungerete una pagoda locale, molo bella e dal suo aspetto semplice e antico, che darà un senso di pace e tranquillità.
    Incontrerete la monaca che gestisce questo piccolo complesso religioso e vi spiegerà l’importanza del buddismo per le persone che vivono a Hue.
    Dopo questa introduzione avete un pranzo vegetariano in un'atmosfera accogliente nella pagoda.

    Dopo il pranzo, se desiderate, potrete imparare a realizzare i tradizionali fiori di loto di carta. Insieme alla monaca, vi verranno forniti consigli utili per assicurarvi di ottenere un bel fiore degno di essere portato a casa.
    Salutate il vostro ospite e lasciare questo luogo incantevole per trasferire all’aeroporto per
    prendere il volo verso Ho Chi Minh. Accoglienza in aeroporto di Ho Chi Minh e trasferimento in hotel.

    Pasti inclusi: Prima colazione in hotel, pranzo vegetariano alla pagoda.
    Cena libera in hotel o in un ristorante locale a proprie spese
    Sistemazione: in hotel.

    Località: HUE / HO CHI MINH CITY
  • DODICESIMO GIORNO: HO CHI MINH . BEN TRE . HO CHI MINH

    Prima colazione in hotel.
    Partenza per Ben Tre, conosciuta come la culla delle noci di cocco. Qui, gli abitanti vivono principalmente grazie alle noci di cocco, trasformandole in una varietà di prodotti come fibre, latte e olio di cocco, e utilizzando i gusci delle noci per produrre carbone attivo.

    Successivamente, farete una sosta in una fornace per scoprire il processo tradizionale di produzione dei mattoni. Salirete su un sampan e vi immergerete nella tranquilla vita lungo il fiume Mekong, osservando le barche da pesca e le imbarcazioni da trasporto che solcano il fiume.

    Esplorerete i vicoli del villaggio a bordo di uno XE LAM, il principale mezzo di trasporto degli anni '60, o pedalando per visitare un giardino locale, dove potrete assaporare deliziose tisane al miele e frutta tropicale. Farete tappa in un laboratorio locale per imparare a preparare dolci al cocco e vino di riso speziato, assaggiando queste prelibatezze con la famiglia locale. Infine, vi godrete una tranquilla passeggiata in barca a remi lungo un pittoresco ruscello fiancheggiato da maestose palme da cocco.
    Pranzerete con le specialità regionali prima di fare ritorno a My Tho con il sampan. Fine del tour di Ben Tre e del Mekong.
    Passeggiata per la città e cena in ristorante locale.

    Pasti inclusi: Colazione, pranzo a Ben Tre, cena ad un ristorante locale.
    Sistemazione: In Hotel.

    Località: HO CHI MINH CITY / BEN TRE
  • TREDICESIMO GIORNO: HO CHI MINH - CU CHI TUNNELS

    Prima colazione in hotel.
    Mattinata dedicata alla visita dei Tunnel di Cu Chi (1h30’/60 km)
    Per cominciare, sarete invitati a guardare una cartina sui tunnel e sulla guerra degli anni '60 e '70: sarà di aiuto per avere una visione concreta di quanto fossero utili i tunnel e di come furono costruiti. In seguito, scoprirete gli ingressi ai tunnel, così stretti da permettere il passaggio di una sola persona per volta: andando sempre più in profondità, oltre i 100mt, si arriverà a vedere le stanze, gli uffici, le cucina, le sale riunioni, i depositi di armi ed anche gli ospedali. Una vera e propria città sotterranea dove ogni cittadino aveva un ruolo. Sarà possibile anche vedere i locali che preparano torte di riso e distillano il vino, e al termine del tour potrete degustare una delle specialità di Cu Chi molto consumata durante il periodo della guerra, il “Khoai my luoc” (manioca bollita).
    Distanze: Ho Chi Minh city – tunnel di Cu Chi a 75KM – 1h 30min

    Pranzo in ristorante locale.
    Si prosegue poi con la visita del Museo dei Residuati Bellici. Questa, più che una visita, rappresenta un’opportunità unica per capire veramente che cosa abbiano vissuto i Vietnamiti durante gli anni della guerra del Viet Nam e di quali atrocità siano stati vittime.
    Trasferimento in aeroporto (senza guida) per il volo di partenza internazionale (orario consigliato: dalle ore 19 in poi).

    Pasti inclusi: Colazione, pranzo ad un ristorante locale.
    Note: per chi prende il volo per Siem Reap del pomeriggio, alle ore 16, non potrà visitare il Museo dei Residuati Bellici.

    Località: HO CHI MINH CITY
  • QUOTE A PERSONA con partenze SABATO

    ESPLORANDO LUANG PRABANG E VIETNAM

    11 giorni / 10 notti

    Ea.

    dal 01/02/2025 al 31/12/2025

    PARTENZEIL SABATO

    quote a persona in camera doppia

    a partire da € 2.440

    solo tour

    La quota comprende:

    • Sistemazione negli alberghi indicati o di pari categoria in base alle disponibilità.
    • Crociera di 2 giorni/1 notte a bordo di una giunca non-privata nella baia di Halong.
    • I trasferimenti di arrivo e partenza dagli aeroporti. Mezzo di trasporto privato con A/C.
    • Pasti menzionati come da itinerario (B/L/D)
    • Voli domestici Ho Chi Minh – Hue & Danang – Hanoi con bagaglio da stiva 23kg e  bagaglio a mano 10Kg incluso
    • Guide locali parlanti italiano durante le visite
    • Spese di ingresso nei siti turistici
    • 1 borraccia refill/pax e refill station

    La quota non comprende:

    • Voli internazionali e le tasse aeroportuali. Volo internazionale in classe economico Hanoi – Luang Prabang (bagaglio da stiva 20kg e bagaglio a mano 5Kg incluso).
    • Costo del visto d'ingresso in Laos (40 USD/pax).
    • Costo del visto d'ingresso in Vietnam.
    • Costi personali, lavanderia, telefono, mance e bevande durante il soggiorno
    • Pasti e servizi non mezionati nell’itinerario
    • Costi per poter utilizzare fotocamere e/o videocamere
    • Mance. Le mance sono un argomento molto sensibile nel Sud Est Asiatico. Le guide; gli autisti; e le persone locali; si aspettano di ricevere delle mance alla fine del viaggio:
    • - Per ogni guida durante il tour (Nord; centro; Sud): dai 3$ ai 5$ a persona al giorno
    • - Per l’autista durante il tour: da 1$ ai 2$ per persona al giorno
    • - Faccino dell’hotel 1$
    • - Sampan; Barca locale; conducente del motorino 1$
    • Assicurazione annullamento facoltativa
    • Quota d'iscrizione € 55 a persona OBBLIGATORIO

     

  • Laos - Informazioni Utili


    Località raggiunte dal tour

    Kuang Si
    Descrizione: Le cascate di Kuang Si sono un’altra delle attrazioni da non perdere situate intorno a Luang Prabang. Sono davvero spettacolari e sono inoltre le più grandi della zona. Questa cascata a più livelli si trova a circa 30 km dalla città di Luang Prabang..

    Luang Prabang
    Descrizione: È il 1353 DC quando, con l’appoggio militare del grande impero cambogiano dei Khmer, alla guida di un leggendario esercito che si muove su “un milione di elefanti” da guerra, il condottiero Tai-Lao di nome Fa-Ngum conquista i territori che oggi compongono il Laos del Nord e fonda il Regno di Lan-Xang, nome che letteralmente significa “un milione di elefanti”.
    La capitale del Regno è la città che oggi chiamiamo Luang Prabang e che si trova dislocata nel punto di confluenza tra il grande fiume Maekhong che scende dall’Himalaya ed il fiume Nam-Khan che, immeditamente prima di gettarsi sul corso del Maekhong, disegna un insolito e regolare rettangolo. La città è così completamente contornata dall’acqua, disposizione geografica considerata di forte auspiscio nelle religioni animiste che costituivano l’arcaica forma di culto dei popoli Tai-Lao.
    Una leggenda racconta che nel punto di confluenza dei due fiumi, su ognuno di essi si trova la dimora di due potenti “Naga”, i mitologici serpenti marini che propiziano la pioggia e la fertilità.
    Attraverso flussi culturali provenienti dai confinanti regni Birmano e Siamese, il Buddismo Theravada non tarderà però ad arrivare e si hanno tangibili testimonianze storiche che dimostrano che già nel sedicesimo secolo la città è diventata uno dei principali e più sacri luoghi di culto buddisti del Su-Est Asiatico.
    Buddha Phra Bang
    Luang Prabang acquisisce questo importante status spirituale grazie all’arrivo in città di una piccola ed esile statuetta del Buddha in posizione eretta e con le mani nella doppia Mudra dell’Abhaya (posizione che indica la non paura contro le foze del male). La provenienza di questa statua è dubbia. Alcune cronologie narrano di un dono di Angkor nel corso del XIV secolo mentre altre ne attribuiscono l’origine al Regno Siamese di Ayuttaya. Quello che invece pare certo è che la statua sia stata prodotta in Sri Lanka, patria del Buddismo Theravada, nel I secolo DC, ben mille e trecento anni prima del suo arrivo in città.
    Questa esile e delicata statuetta è denominata “Phra Bang”, che nelle lingue Tai significa letteralmente “il Buddha fragile e sottile”. Da qui anche l’etimologia del nome della città stessa.
    Il Phra bang è alto 83 centimetri ed è composto per la maggior parte di oro fuso assieme ad altre leghe metalliche per un peso complessivo superiore ai cinquanta Kg.
    Durante I vari saccheggi che i Siamesi perpetreranno in territorio laotiano nel corso del diciottesimo e diciannovesimo secolo, per ben due volte la statua viene trafugata e trasportata nel Grande Palazzo di Bangkok. Per sfuggire alle leggendarie maledizioni che aleggiano su di essa e che causeranno gravi sofferenze e disgrazie, i siamesi restituiranno il Phra Bang ai laotiani in entrambe le occasioni. L’ultima e definitiva volta nel 1866.
    Museo Nazionale (Palazzo Reale)
    In attesa che le autorità locali terminino la costuzione del “Haw Phra bang”, una sontuosa dimora degna della sua importanza, il venerato Buddha Phra Bang è al momento custodito assieme ad altre pregiate statue del Buddha che costituiscono una vasta collezione ed esposto in mostra presso l’antico Palazzo Reale di Luang Prabang, ora Museo Nazionale.
    Edificato dai francesi durante il periodo coloniale, il Palazzo Reale propone un grazioso ibrido stilistico tra l’architettura coloniale dell’epoca e forme più tipicamente locali.
    Venne inaugurato nel 1909 per essere la sede del trono di Re Sisavang Vong la cui statua oggi troneggia nel vasto parco esterno al Palazzo.
    L’esigenza di una nuova residenza per la famiglia Reale si manifestò in seguito alla totale distruzione della precedente da parte delle brigate cinesi delle “Bandiere Nere” che rasero al suolo la città nel 1887. Da quella data e fino al 1909, I regnanti utilizzarono provvisoriamente una dimora costruita in legno, paglia e pali di bamboo.
    Con la costituzione del Regno del Laos nel 1945 a seguito della ottenuta indipendenza dai francesi, Luang Prabang diviene la città Capitale ed il Grande Palazzo ne sarà la sede del Governo fino al 1975, anno durante il quale il partito comunista ribalta la Monarchia e si impadronisce del potere spostando la capitale a Vientiane.
    Edificato in posizione strategica nel cuore della città antica, il Grande Palazzo era studiato per costituire un facile approdo e l’ideale benvenuto agli avventori che giungevano via nave solcando il Maekhong. L’ingresso dal fiume è però posto sul retro. L’ingresso principale è infatti rivolto in posizione speculare rispetto alla lunga scalinata che porta alla vetta del Phousi, la collina sacra di Luang Prabang.
    Il Palazzo ha una particolare ed originale pianta a doppia croce con al centro la sala del trono. Dopo un lungo confronto, Re Sisavang Vong riuscì a convincere gli architetti Francesi dell’importanza di un tetto in stile Laotiano per questa sala e fu così scongiurata l’applicazione una soluzione stilistica occidentale.
    All’interno del Palazzo è oggi esposta una vasta collezione di oggetti antichi tra cui sacre statue del Buddha ma anche dipinti, argenterie, ceramiche e vari altri oggetti preziosi offerti alla casa Reale del Laos dalle delegazioni diplomatiche di vari Paesi del mondo.
    Le pareti sono ricoperte di raffinate raffigurazioni dell’epopea mitologica del Ramayana, molte delle quali sono state disegnate non da artisti locali bensì da Alix de Fautereau, artista Francese, negli anni ‘30.
    È inoltre posssibile ammirare l’area residenziale con la camera da letto padronale e varie altre stanze adibite ad alloggio o al ricevimento.
    Haw Phra Bang
    La “cappella del Buddha Phra Bang”, al momento in costruzione nella parte nord del complesso del Palazzo Reale, sarà il luogo dove verrà conservata l’omonima immagine sacra identificativa della città.
    La costruzione di questo importante luogo di culto venne iniziata negli anni ’60 ma poi interrotta a seguito dell’iniziale opposizione alla religione buddista da parte del nuovo regime comunista al Governo dal 1975.
    Come più volte la storia ci ha però dimostrato, è impossibile governare un Paese, nemmeno attraverso una dittatura, stravolgendo la fede e la credenza di un popolo. Fin dagli anni ’80 infatti, poco dopo la sua instaurazione, il regime ha dovuto drasticamente modificare le proprie posizioni di pensiero a favore di un deciso ritorno in voga dei principi e della spiritualità del Buddismo Theravada. Nel 1993 sono così ripresi i lavori di costruzione della Haw Phra Bang che, malgrado l’utilizzo di tecniche e materiali edilizi moderni, riproporrà in tutto e per tutto lo stile classico della Luang Prabang di un tempo. Particolarmente notevole e dalle mastodontiche proporzioni è il basamento a forma ottagonale che si innalza sul livello del suolo di dversi metri. La Haw Phra Bang è oramai in fase di ultimazione e potrà tra poco ospitare il suo illustre inquilino.
    The Heritage House (Reuan Morakot)
    Antica casa interamente costruita in legno su palaffitta e contornata da lussureggianti giardini nel pieno centro storico di Luang Prabang.
    Questa residenza, oggi sotto il diretto patricinio dell’Unesco, è uno dei luoghi migliori dove apprezzare lo stile di vita, gli usi ed i costumi di un tempo.
    Su richiesta, alla Reaun Morakot possono essere organizzate dimostrazioni della tradizione Laotiana tra cui la cerimonia del “Baisri”
    Monte Phousi
    Questa collina alta circa 100 metri si trova al centro della città antica di Luang Prabang ed in posizione dominante.
    Una lunga scalinata di oltre trecento gradini porta fino alla vetta da dove si gode di una magnifica manoramica sui fiumi e sul nucleo storico della città.
    Sulla vetta si trova anche un piccolo tempio buddista, il Wat Chom Sri.
    I turisti salgono generalmente sulla vetta del monte per ammirare il tramonto, momento della giornata durante il quale i piccoli spazi a disposizione dei presenti sulla stretta terrazza racchiusa tra il tempio e le rocce non sono sufficienti a contenere la folla che spesso si crea. Un’idea alternativa può essere quella di visitare il monte durante le ore fresche del primo mattino.
    Grotte Ting e Theung (Pak Ou)
    Risalendo il Maekhong in direzione del confine thailandese, a circa 25 Km di distanza da Luang Prabang si raggiunge la piccola località di Pak Ou (“le bocche del fiume Ou”). Nelle sue prossimità troviamo due grotte di eccezionale importanza per la religione buddista. Al loro interno sono infatti custodite migliaia di statue del Buddha qui portate dai fedeli e dai pellegrini provenienti da tutto il Paese. Le grotte sono raggiungibili esclusivamente dal fiume. La più vicina all’approdo e più facilmente eccessibile è la grotta Ting (“Tham Ting”) qui possiamo contare circa 2.500 immagini del Buddha. Risalendo la montagna possiamo invece accedere alle Grotte Theung (“Tham Theung”) dove le statue sono circa 1.500.
    Quasi tutte le statue sono in stile tipico Laotiano ed il Buddha è rappresentato nelle posizioni più disparate (seduto in Lalisana o all’ “europea”, in piedi, nel cammino ed in posizione reclinata) e in tutte le “Mudra” (particolare gesticolazione delle mani): dalla Bhumisparsa (chiamata della Terra a testimone) all’Abhaya (protezione e non paura) fino alla Dhyana Mudra (meditazione), Dharmachakramudra (avvio della ruota del Dharma o insegnamento) e altre.
    Risalendo contro corrente provenienti da Luang Prabang la navigazione si estende all’incirca per due ore. Il ritorno dura all’incirca la metà.
    Il Buddismo ed i sacri monasteri di Luang Prabang
    Durante il sedicesimo nonchè il seguente diciassettesimo secolo il Regno di Lan-Xang raggiunge la masssima importanza e sviluppo e Luang Prabang tocca l’apice della bellezza e dello sfarzo che si manifestano soprattutto nella realizzazione di stupende opere architettoniche dedicate al Buddismo Theravada. È in questa fase che vere e proprie opere d’arte come i celebri conventi Wat Xieng Thong e Wat Visoun vengono alla luce.
    Nei secoli successivi Lan-Xang viene conquistato dal Siam e l’intero territorio cade nell’oblio. La posizione isolata tra alte montagne e la lontananza dalle principali vie di comunicazione e canali commerciali induce una lenta ma inesorabile ibernazione dalla quale Luang Prabang si risveglia solo in tempi recenti. È infatti tramite il colonialismo francese che la città viene scoperta e rivelata al mondo intero ed in particolare all’occidente.
    La sua bellezza ed il fascino antico ed esotico, la profonda spiritualità e religiosità preservate in modo intatto fin dall’alba dei tempi sono i fattori principali che hanno decretato nel 1995 l’ingresso della città di Luang Prabang nelle liste dell’Unesco quale Patrimonio dell’Umanità.
    Una statistica stilata attraverso i giudizi e le votazioni raccolte tra i lettori di una nota pubblicazione del settore turistico ha recentemente posto Luang Prabang al settimo posto tra le città turisticamente più belle ed interessanti del mondo.
    Taak Baat Khao Neeaw
    È questo il nome in lingua Laotiana con la quale si identifica la raccolta delle offerte da parte dei Monaci Theravada.
    L’origine di questo antichissimo rito si perde nell’alba dei tempi ed è collegato ad uno degli otto avvenimenti fondamentali della vita del Buddha Sakyamuni (Buddha Siddartha): poco dopo aver raggiunto lo stato di Illuminato, il Buddha fece ritorno nella sua terra natale, la città di Kapilavastu, ai piedi dell’Himalaya e nei pressi dell’odierno confine tra India e Nepal.
    Qui regnava Suddhodana, padre del Buddha, il quale era quindi a tutti gli effetti il Principe di queste terre.
    La leggenda prosegue raccontando che, alla notizia del suo arrivo, i membri della famiglia Reale uscirono per le strade a dare il benvenuto al loro venerato parente. Dopo una giornata trascorsa assieme, i regnanti fecero ritorno al loro palazzo dimenticandosi di offrire al Buddha gli alimenti per il proprio sostentamento. Stanco e affamato, il giorno seguente il Buddha chiese umilmente offerta di cibo a quelli che un tempo erano i suoi stessi sudditi ed avviando così questo fondamentale rito che si ripete da oltre 2500 anni. Il messaggio morale che sta alla base di questa pratica è molto evidente e particolarmente identificativo della filosofia Buddista: l’eguaglianza tra tutti gli esseri umani non può e non deve impedire ad un Principe di chiedere la carità ai propri sudditi.
    Canonizzato nel Vinaya Pitaka, uno dei tre libri del Canone Pali che in modo rigido e rigoroso detta i principi religiosi e le regole di condotta per tutti i buddisti Theravada nel mondo, il Taak Baat Khao Neeaw deve essere praticato nel rispetto di norme precise e fiscali: si deve tenere una volta al giorno, all’alba, ed il cibo ricavato dovrà essere l’unica forma di sostentamento dei monaci per i due pasti quotidianamente concessi (uno al termine del Baat ed un secondo poco dopo il mezzogiorno). Tutto il cibo offerto deve essere rigorosamente consumato il giorno stesso, senza avanzi. Le offerte devono rigorosamente essere solo in cibo. I fedeli non devono offrire altri beni ed in particolar modo devono astenersi dall’offrire denaro.
    Anche per l’accettazione stessa dell’offerta, i monaci devono seguire un rituale ben preciso: non possono ad esempio chiedere l’offerta in modo esplicito e non posssono protendere la ciotola delle offerte in direzione del fedele. La ciotola va tenuta tra le braccia e stretta sulla vita, nella posizione canonica che vediamo rappresentata nelle statue del Buddha che identificano questa precisa vicenda.
    Assieme a Thailandia e Myanmar, il Laos è il paese Theravada dove queste usanze si sono conservate nella loro forma più pura ed integrale e Luang Prabang è senza ombra di dubbio la città dove il Taak Baat si può ammirare nella sua forma spritualmente più nobile. Alle prime luci dell’alba, centinaia di Monaci marciano in fila indiana tra le strette stradine di Luang Prabang contornate da piccole casette in legno. I Monaci non fermano mai la loro marcia ed è compito dei fedeli, che si prostrano genuflessi al loro sfilare, di riempire in modo veloce e ritmato con il prelibato “Khao Neeauw” (impasto di riso) ognuna delle ciotole.
    Un patrimonio spirituale e culturale da proteggere e rispettare
    La profonda fede buddista è la vera anima di Luang Prabang. Visitare questa stupenda città significa prima di tutto immergersi nell’intenso flusso spirituale che la attraversa e sarebbe impensabile lasciare questo luogo senza aver ammirato il Taak Baat.
    Alle 04:00 del mattino, i gong di tutti i monasteri di Luang Prabang segnano l’inizio della giornata e per chi soggiorna in uno dei tanti piccoli resorts del centro storico sarà impossibile sfuggire a questo sublime richiamo.
    Nell’attesa dell’uscita dei Monaci dai loro conventi, centinaia di turisti si accalcano ogni giorno all’alba lungo la Rue Wat Senè, la strada principale del centro storico di Luang Prabang, dove il Taak Baat può essere meglio ammirato.
    Catturati dal magico misticismo del rito e dallo splendore esotico di centinaia di sfavillanti tuniche arancioni che si susseguono senza soluzione di continuità, molti avventori vengono trasportati da un vortice di eccitazione ed esaltazione che spesse volte fa purtroppo oltrepassare i limiti del buon senso e del rispetto.
    È molto importante che chiunque si rechi all’alba sulla Rue Sene sia pienamente consapevole di ammirare un rito religioso carico di profonda sacralità e non uno spettacolo inscenato per il proprio piacere.
    Certe regole comportamentali sono quindi assolutamente indispensabili al fine di preservare il Taak Baat nella propria integrità. In particular modo, si raccomandano i turisti di non avvicinarsi in modo eccessivo ai Monaci e di non intralciare il loro passaggio, di non usare il flash delle macchine fotografiche, di non parlare ad alta voce, non gesticolare e mantenere in generale un’attitudine di pieno rispetto delle tradizioni.
    I monasteri principali
    Edificate tra il XVI ed il XIX secolo, le opere architettoniche più significative e rappresentative della spiritualità buddista di Luang Prabang hanno involontariamente testimoniato gli episodi che nei secoli hanno cambiato la storia del Regno e lasciato gli indelebili segni della guerra e della distruzione ed alcuni tra i monasteri più sacri ed importanti della città hanno da tempo perduto per sempre la loro identità originaria. Gli eserciti degli invasori Siamesi, Cinesi, Vietnamiti e Birmani che a turno hanno saccheggiato la città non si sono infatti limitati a depredare e trafugare i gioielli ed i metalli preziosi che ornavano e decoravano le sacre dimore dei Monaci. Hanno anche bruciato e disperso tesori culturali di inestimabile valore: stupende costruzioni con i tipici tetti spioventi in legno, intere biblioteche buddiste composte da pregiati libri trascritti sulle foglie di palma hanno conosciuto nei secoli il fuoco della violenza e della definitiva distruzione.
    È singolare però pensare che uno dei più recenti e probabilmente il più crudele e totale dei saccheggi, perpetrato a più riprese tra il 1884 ed il 1895 ad opera delle “Bandiere Nere” (truppe irregolari di mercenari Cinesi), ha miracolosamente risparmiato due tra i più sacri ed importanti templi della città e che oggi costituiscono tappe imperdibili nella visita di Luang Prabang: il tempio Reale Wat Xieng Thong ed il Wat Mai Suwannaphummaham
    Wat Xieng Thong Ratsavoravihanh
    Edificato in prossimità del limite settentrionale del centro storico, a ridosso del punto geografico esatto nel quale i fiumi di Luang Prabang si congiungono tra loro, il Wat Xieng Thong gode di una posizione dominante al culmine della Rue Wat Sene, la via principale di Luang Prabang.
    A partire dalla data della sua costruzione, alla metà del XVI secolo, e fino al termine della storia di Luang Prabang quale città capitale del Regno nel 1975, il Wat Xieng Thong è sempre stato il tempio più sacro ed importante della città e l’unico tempio continuamente posto sotto il diretto patrocinio della Famiglia Reale. Dopo tre intere giornate di meditazione e di preghiera presso il tempio Long Khum, sulla sponda opposta del Maekhong, l’erede al trono attraversava il fiume a bordo di una lussuosa barca Regale, entrava al Wat Xieng Thong attraverso un’approdo costituito da una lunga scalinata (oggi ancora esistente) che terminava fin dentro al tempio, e qui veniva incoronato.
    Seguendo le tipiche tradizioni locali, la posizione scelta per la costruzione del tempio aveva a quel tempo un particolare significato cosmologico. Nel caso particolare del Wat Xieng Thong, questo era il luogo nel quale la leggenda racconta che due antichisssimi Monaci eremiti stabilirono la propria dimora in prossimità di un albero sacro del quale oggi possiamo ammirare una stupenda raffigurazione sulla parete posteriore esterna del Sim, la costruzione più sacra del tempio.
    Un’altra importante novella correla la fondazione del tempio alla memoria di Chanthaphanit, il leggendario Re fondatore della città nel lontano VIII secolo. Gli stupendi murali raffigurati sulle pareti interne e sul soffitto del Sim stesso narrano della sua vita e del modo rocambolesco e bizzarro nel quale divenne Re e fondò la città. Altri murali del Sim rappresentano invece le “Jataka”, le storie di ognuna delle precedenti reincarnazioni di Siddartha Gautama prima di raggiungere la definitiva incarnazione che lo porterà allo stato di Buddha. Le Jataka canoniche sono 543 delle quail solo alcune sono qui rappresentate.
    Durante il viaggio in Laos del Governatore Generale francese delle colonie nel 1928, Re Sisavang Vong riuscì ad ottenere i fondi per quella che a oggi risulta l’ultima importante restaurazione del tempio e che, a parte alcuni edifici aggiunti negli anni ’60 e ad altre minori opera di manutenzione, diede al Wat Xieng Thong la conformazione ed il look nel quale lo ammiriamo oggi. I fondi concessi dalla Francia non furono però ottenuti a buon mercato. I colonizzatori occidentali pretesero infatti in prestito una delle immagini religiose più sacre del tempio: una anomala e originale raffigurazione del Buddha reclinato dallo stile unico e difficilmente decifrabile. Canonicamente coricato sul fianco destro, la mano sulla quale si poggia il capo ha infatti una particolare forma allungata non riscontrabile in nessuna altra rappresentazione artistica di mpronta Theravada. Questa immagine venne esposta a Parigi per lungo tempo prima di trovare finalmente la strada del ritorno in Patria negli anni ’60.
    Oggi al tempio non si accede più dal lato del fiume bensì dall’ingresso principale a est lungo la Rue Wat Sene. Da qui il Sim ci appare in tutta la sua maestosità ed importanza e la forma architettonica di maggior rilievo è ovviamente rappresentata dagli stupendi tetti in legno lavorato spioventi e a più livelli.
    La torre campanaria
    Oltre al Sim, il Wat Xieng Thong ci propone anche una raffinata ma recente torre campanaria nella quale è posizionato il Gong utilizzato per la chiamata dei Monaci. Il suono profondo e ritmato di questo potente strumento aleggia inesorabile sulla città per ben due volte al giorno: alle quattro del mattino ed alle quattro del pomeriggio.
    La rimessa del carro funebre
    Un’altra costruzione databile agli anni ’60 si trova immediatamente alla destra dell’ingresso. Edificata nella canonica forma del Viharn, il suo aspetto può trarre in inganno. Non è infatti un edificio dedicato al culto ma è la rimessa del carro funebre utilizzato nel 1961 per la cerimonia di cremazione di Re Sisavang Vong.
    Lo stupendo, doppio tetto spiovente di questo edificio è costruito in uno stile architettonico denominato Xieng Khuang, il terzo periodo stilistico di Luang Prabang.
    Una delle peculiarità più eclatanti di questo edificio è il rivestimento delle facciate esterne con pregiati e finemente lavorati pannelli in legno di teak interamente dorati. Le sculture di questi pannelli rappresentano la versione Laotiana del Ramayana, l’epopea mitologica del Principe Rama e della sua guerra contro le forze del male, impersonificate da feroci demoni, per liberare la sua amata.
    Il grande carro funebre occupa per intero lo spazio interno dell’edificio. È infatti alto ben 12 metri e montato su di un telaio a sei ruote. Finemenete decorato, termina a punta nella forma del mitologico serpente Naga canonicamente rappresetato a sette teste.
    Durante la cerimonia funebre del 1961, il corpo del Re venne trasportato a bordo del carro da qui fino al tempio Wat That Luang, all’interno del complesso del Palazzo Reale, dove venne cremato.
    Le sue ceneri vennero poi riportate al Wat Xieng Thong dove oggi riposano all’interno di una pregiata urna in legno di sandalo.
    Cappella del Buddha Eretto
    Procedendo dalla rimessa del carro funebre in direzione del Sim si incontra un piccolo edificio del quale vanno ammirati gli stupendi mosaici che compongono I frontoni delle porte. Al suo interno si trova una pregiata statua del Buddha che costituisce una sorta di replica del celebre Phra Bang. Venne donata a Sisavang Vong da Rama V il Grande, Re del Siam, all’inizio del XX secolo.
    Il “Sim”
    Si giunge così finalmente al Sim, la costruzione centrale del tempio. Definito “la felicità per gli occhi dell’anima”, presenta raffinate decorazioni che ricoprono interamente sia l’interno che l’esterno del tempio.
    Tra le rappresentazioni murali, spesso ottenute con la tecnica dello stampo al fine di riprodurre le stesse minuziose e pregiate decorazioni infinite volte, troviamo la Sacra Routa del Dharma, l’insegnamento che sta alla base del credo Buddista e che il Buddha Gautama ideologicamente “girò” presso il Parco dei Cervi di Sarnath (India settentrionale), simboleggiando l’inizio della Religione Buddista. Ci sono poi le già descritte rappresentazioni delle Jataka, ed ancora alcune crude e drammatiche rappresentazioni delle punizioni divine inflitte ad “Avici”, l’inferno che la cosmologia Buddista pone nelle profondità di “Jambudvipa”, il continente abitato dagli uomini che galleggia nel mare cosmico primordiale.
    Esternamente, sul retro del Sim troviamo la raffinata rappresentazione il mitologico albero degli eremiti fondatori della città (vedi).
    Il tetto del Sim è sostenuto da otto possenti e mastodontiche colonne in legno ognuna ottenuta da un unico gigantesco tronco.
    Al centro si trova l’immagine più venerata del Buddha. Seduto con le gambe in Lalisana, mostra la Mudra (posizione delle mani) del “Bhumisparsa”: la mano destra è estesa fino a toccare la Dea Terra, che viene chiamata a testimoniare sulla definitiva vittoria del Buddha contro le forze del male e il raggiunto stato di “Illuminato”.
    La biblioteca
    La biblioteca, che contiene una copia del Canone Pali, è insolitamente posta lungo l’asse longitudinale del Sim e dietro di esso. È questa una licenza stilistica che gli architetti di Luang Prabang si sono concessi rompendo con la tradizione che vede la libreria generalmente posta sul lato nord-orientale dell’edificiio consacrato e con l’ingresso rivolto ad occidente.
    In lingua Pali, il sacro Canone dei Buddisti Theravada prende il nome di “Tripitaka” che letteralmente significa “I tre canestri” ad identificare I tre libri principali che lo compongono. Il primo è il Sutra Pitaka, che contiene gli insegnamenti materiali del Buddha riconducibili ad esempi di vita tangibili e dimostrabili. Il secondo è il Aphidharma Pitaka, che contiene gli insegnamenti astratti quali ad esempio la composizione dell’universo Buddista e delle sue divinità, ed infine il Vinaya Pitaka che standardizza le oltre duecento regole comportamentali basilari alle quali devono attenersi I Monaci e le ulteriori centinaia di regole secondarie. Il Tripitaka si compone complessivamente di centinaia di migliaia di versi ed è di gran lunga il testo sacro più esteso del mondo.
    La cappella Rossa ed il Buddha reclinato
    Il Wat Xieng Thong non ha ancora terminato di mostrarci meraviglie. Manca infatti all’appello la “Cappella Rossa”, il grazioso edificio posto di fianco alla biblioteca che contiene la celebre immagine del Buddha reclinato sopra descritta (vedi).
    Il nome di questa costruzione è dovuto alle pregiate decorazioni in stucco rosso delle pareti esterne che si completano con preziosi mosaici in vetro.
    Rompendo con la tradizionale rappresentazione di scene religiose e mitologiche, queste composizioni insolitamente ci propongono scene laiche della vita nei villaggi. Le decorazioni vennero realizzate nell’anno 1957 DC che coincide con il 2500mo giubileo Buddista Theravada.
    Il celebre Buddha reclinato al centro della costruzione è contornato da pareti ricolme di copiose raffigurazioni del Buddha a ricordare uno degli otto avvenimenti principali della sua vita: il “Miracolo di Sravasti”, canonicamente il sesto in ordine cronologico. La leggenda racconta che errando nell’India settentrionale nell’intento di impartire la Religione Buddista e accrescere il numero dei suoi discepoli, il Buddha giunse nella città di Sravasti, capitale dell’omonimo Regno, dove si confrontò con la popolazione locale restia a credere alle sue parole. Per dimostrare la propria superiorità materiale e spirituale, il Buddha inscenò alcuni miracoli tra i quali la moltiplicazione del proprio corpo in “mille” piccoli Buddha (nell’antica cultura indiana il numero mille rappresenta l’infinito)
    La rimessa delle barche
    Come in ogni tempio di Luang Prabang, non può mancare la rimessa per le stupende barche in legno utilizzate ogni anno in aprile ed in ottobre per vere e proprie competizioni nelle quali i monaci dei vari templi gareggiano tra loro.
    Wat Long Khun
    Questo tempio, anch’esso strettamente correlato alla famiglia Reale, è una delle poche costruzioni che si trovano sulla sponda opposta del fiume Maekhong rispetto al centro di Luang Prabang, in un’area pressochè disabitata e dominata dalle montagne e dalla natura selvaggia.
    Ammirato da Luang Prabang, il terreno sul quale sorge il tempio mostra due colline che nella leggenda popolare rappresentano un giovane uomo e una giovane donna chinati su sè stessi. Il tempio, il cui nome si traduce in “la piana alta sul fiume”, è costruito sull’addome della donna.
    Utilizzato come luogo di preghiera e meditazione per l’aspirante al trono, dopo tre giorni trascorsi al Wat Long Khun il futuro Re attraversava il fiume per approdare al Wat Xieng Thong, posto direttamente di fronte ad esso, dove avveniva la cerimonia di incoronazione.
    Con la caduta della monarchia nel 1975, questo tempio fu completamente abbandandonato e caduto in rovina. Nella metà degli anni ’90 un importante opera di restaurro gli ha ridato la sua forma ed il vigore di un tempo ed oggi il Wat Long Khum si mostra nuovamente in tutto il suo splendore.
    Edificato su di un’ampio terrazzamento naturale dal quale si gode di una bella panoramica sul fiume Maekhong e sulla città di Luang Prabang, il tempio è raggiungibile attraverso una scalinata che parte direttamente dall’imbarcadero.
    Il “Sim” risale al diciottesimo secolo e la parte posteriore dell’edificio si conserva ancora nella forma originale. Molto belli ed architettonicamente interessanti le abitazioni in legno dei monaci. Il piccolo edificio privo di finestre al lato del Sim era invece il luogo di meditazione del designato successore al trono che avveniva alla presenza dei suoi parenti di sesso maschile.
    Wat Mai Suwannaphummaham
    Sul lato opposto della Rue Wat Sene rispetto al Monastero Xieng Thong, il Wat Mai è dislocato in prossimità del Palazzo Reale e di fronte alla scalinata che porta alla vetta del Monte Phousi.
    “Wat Mai” nelle lingue Tai significa “il Monastero Nuovo”. È infatti uno dei più recenti della città e la sua ultimazione risale all’inizio del XIX secolo. Edificato quale dimora per il Grande Patriarca del Buddismo Laotiano, negli anni è stato utilizzato anche come residenza per diversi dignitari francesi tra cui August Pavie, principale fautore della liberazione del Laos dal dominio Siamese e la conseguente annessione tra le colonie francesi. Il Patriarca stesso si incaricò di mantenere attivo il canale di comunicazione tra Pavie ed il Re del Laos per sfuggire al controllo del Governo di Bangkok.
    Dallo splendore del tetto in legno del “Sim”, edificato in ben cinque livelli sovrrapposti dei quali i primi due si estendono in modo continuo sull’intera costruzione, possiamo assegnare il Wat Mai al “Primo stile Luang Prabang” a dimostrazione che questa antica soluzione stilistica in voga all’inizio del XVI secolo venne nuovamente ripresa a distanza di diverse centinaia di anni. Quello che possiamo ammirare è ancora il tetto originale, nel tempo più volte restaurato e riparato.
    A seguito della distruzione del Wat Visoun, tradizionale dimora del sacro Buddha Phra bang, nei saccheggi delle “Bandiere Nere” nel 1887, diverrà il Wat Mai il luogo dove la venerata statua simbolo della città verrà custodita e qui rimarrà fino al 1947 prima di essere trasferita al Palazzo Reale. Durante le celebrazioni del capodanno tradizionale Laotiano nel mese di Aprile, tramite un’importante e sacra cerimonia il Phra Bang viene ogni anno riportato al Wat Mai per concedere alla popolazione di Luang Prabang di rendergli omaggio. L’enorme mole di fedeli nonchè di pellegrini provenienti da tutto il Paese in questa occasione dimostrano la sacralità e l’importanza di questo tempio. Il Phra Bang rimane qui per tre giorni ed al termine di una cerimonia di abluzione viene riportato nella sua dimora stabile.
    Le stupende decorazioni delle pareti del Sim narrano diverse vicende della vita del Buddha e delle Jataka tra le quali l’ultima in ordine cronologico e la più importante della serie: la “Vessantara” Jataka. Giunto alla sua cinquecentoquantatreeesima e penultima reincarnazione, colui che sarà il Buddha sorge a nuova vita nei panni del Principe Vessantara. Questa Jataka narra dell’estrema buontà, altruismo e senso del sacrificio del Principe che, ancora in giovane età, viene cacciato dalla città assieme alla moglie ed ai due figli colpevole di aver donato al regno confinante un sacro elefante portatore di prosperità e fortuna. Errando nella foresta, Vessantara incontrerà un eremita che pretenderà in regalo la sua compagna ed i suoi figli. Vessantara rimarrà fedele ai propri principi morali di altruismo concedendoli in dono.
    Per la sua bellezza architettonica, per lo sfarzo e la fraffinatezza delle sue decorazioni e per la centralità della sua posizione, il Wat Mai è oggi uno dei templi di Luang Prabang più visitati dai turisti internazionali.
    Wat Visoun (Wat Visunalat)
    Tra i più antichi templi di Luang Prabang (il più antico tra quelli ancora attivi), venne edificato all’inizio del XVI secolo per osptitare la sacra statua del Buddha Phra Bang, l’immagine religiosa più sacra della città, che venne qui custodita fino al 1715, anno con il quale si identifica la fine del Regno di Lan-Xang e la sua annessione al Regno di Ayuttaya.
    Quando nel 1866 i Siamesi di Bangkok restituiranno al Laos il Buddha Phra Bang per la seconda ed ultima volta, la statua verrà nuovamente dislocata al Wat Visoun a testimoniare il fatto che quasi quattro secoli dopo la sua costruzione, questo monastero è ancora tra i più sacri ed importanti della città.
    Dal punto di vista architettonico, il “Sim” (edificio consacrato dalle pietre sacrali “Sema”) del Wat Visoun è di estrema importanza in quanto costituisce il più classico esempio del “primo stile Luang Prabang”, identificato dalla forma dei tetti spioventi su più livelli contrapposti che in questo particolare stile vede i due livelli più inferiori coprire tutto il perimetro attorno all’intero Sim.
    Anche per il Wat Visoun non può ovviamente mancare una leggenda animista correlata al luogo scelto per la sua costruzione: il tempio nasce infatti sui…campi di riso dei “Devata” (spiriti) protettori della città.
    Fortemente danneggiato e delapidato delle proprie ricchezze durante il saccheggio delle “Bandiere Nere” alla fine del XIX secolo, il “Sim” originale del Wat Visoun era di eccezionali dimensioni ed interamente rivestito di grandi pannelli in legno interamente scolpiti e lavorati. Oggi possiamo immaginare le sue antiche e meravigliose forme solo attraverso i disegni dei pionieri occidentali che videro il tempio prima dell’anno fatale della distruzione: il 1887. Con la ricostruzione, che avvenne nel 1896, vennero riproposte sommariamente le stesse forme e dimensioni ma i pregiati legni lavorati vennero sostituiti da materiali meno nobili come i mattoni decorati a stucco.
    Il “Sim” contiene oggi al suo interno una vasta collezione di antichissime statue del Buddha rappresentato in varie posizioni e dagli stili e provenienze più disparati. Alcune di queste statue sono databili al XIV e XV secolo.
    That Makmo
    Malgrado la quasi totale distruzione, il Wat Visoun ci ha potuto tramandare una stupenda ed antichissima costruzione che più di ogni altra in città ci può mostrare il tipico stile utilizzato dai Laotiani per la costruzione degli stupa (in Laotiano chiamati “That”). Oggi questo anticchissimo edificio è denominato “That Makmo”, letteramente “lo stupa a forma di anguria”, ad identificarne le distintive forme. È singolare notare l’evoluzione stilistica che lo stupa ha avuto nelle varie aree del Sud-Est Asiatico e quanto e come sia sia differenziato rispetto alle originali forme indiane del primo millennio. Rappresentato con la magnifica forma di campana rovesciata nell’antico Regno Siamese di Sukhothai, nelle pianure centrali della penisola indocinese, si trasformerà in una forma più eretta e stilizzata durante il periodo di Ayuttaya. La tipica forma laotiana ha però delle similitudini più evidenti con le forme a fiore di loto in voga nel più lontano Regno Birmano.
    Wat Aham
    Il “Monastero del cuore aperto” è adiacente al Wat Visoun e, malgrado sia molto più recente del celebre gemello, costituisce con esso un unico grande complesso religioso. Il Wat Aham risale infatti all’inizio del XIX secolo ed il suo “Sim” ha la particolarità della completa assenza di decorazioni sulle pareti esterne. Questa mancanza è però ampliamente controbilanciata dalla bellezza e ricchezza dei murali sulle pareti interne. I temi sono i soliti ma sono qui rappresentati con un dettaglio maggiore e sono più facilmente leggibili e comprensibili: scene degli episodi principali della vita del Buddha, punizioni inferali, Jataka sono infatti rappresentate in pannelli di dimensioni eccezionalmente ampie e di immediata percezione visiva.
    Più di ogni altro tempio di Luang Prabang, il Wat Aham ha giocato un ruolo chiave nello scontro culturale tra le primitive religioni animiste del popolo Laotiano e le più evolute filosofie del culto Buddista Theravada. Il risultato sincretistico di questo confronto è qui più evidente che in ogni altro sacro luogo della città. Il Wat Aham sorge infatti sulla dimora dei mitologici spiriti protettori di Luang Prabang e importanti edifici (stupa) all’interno del complesso templare erano a loro dedicati.
    A seconda del maggiore o minore grado di integralismo religioso dei Regnanti che si susseguirono sul trono, questi edifici vennero a più riprese distrutti ed ogni volta ricostruiti a seguito di importanti calamità che di volta in volta si abbattevano sulla città oramai non più protetta dalle proprie forze benevole.
    Oggi si ritiene che gli spiriti protettori si siano “trasferiti” all’interno di due sacri alberi del “Bodhi” che si trovano nei giardini del Wat Aham. Il Bodhi è anche l’albero sacro del Buddismo, sotto al quale il Buddha raggiunse l’illuminazione. È quindi fortemente evidente il profondo grado di sicretismo e perfetta convivenza oggi raggiunta dai due credi religiosi, entrambi ancora profondamente radicati nelle pratiche popolari. Ad ulteriore conferma di ciò, fino alla costruzione del Wat Mai nel XIX secolo, il Wat Aham fu anche la sede del Patriarca supremo del Buddismo Laotiano, il quale condivise quindi la propria residenza con gli spiriti animisti!
    Ancora oggi, durante le celebrazioni del capodanno tradizionale Laotiano, al Wat Aham si tiene la rappresentazione dell’importante rito delle “Danze delle Maschere” dedicato agli spiriti protettori.
    Wat Sen (Wat Sene)
    “Sen” nelle lingue Tai significa centomila e centomila furono le pietre che nel 1718, anno di costuzione del tempio, vennero raccolte dal letto del fiume Maekhong per la costruzione di questo sfavillante monastero che più di ogni altro spicca per i caldi e luccicanti colori dorati. Si trova quasi al culmine della Rue Wat Sene, la strada principale del centro storico alla quale da il nome e a poche centinaia di metri dal Wat Xieng Thong.
    Il “Wiharn” (edificio del monastero dedicato al culto ed accessibile anche ai laici, in contrapposizione con il “Sim” consacrato dalle nove pietre sacrali “Sema”) è un ibrido tra il tipico stile locale e lo sfarzoso stile Siamese. Le decorazioni intagliate sulle porte, che rappresentano varie divinità della cosmologia buddista nonchè divinità induiste a comporre un sincretismo religioso particolarmente conseueto e tipico del Sud-Et Asiatico, nonchè i murali delle pareti interne sono considerate tra le massime espressioni dell’arte locale.
    Tra i vari edifici secondari che compongono il monastero si nota un riparo sotto il quale vengono custodite due antiche e stupende imbarcazioni in legno ed utilizzate per le regate sul fiume.
    Wat Phuttabaht Tai
    Diversamente dagli altri sacri templi della città, il “Tempio dell’impronta del Buddha” non si trova nel centro storico di Luang Prabang ma molto più a ovest, nel punto in cui il piccolo torrente Hop di getta sul corso del Maekhong.
    La leggenda racconta che uno dei due mitologici serpenti Naga protettori degli ingressi della città aveva fissato la sua dimora su una grande roccia sulla quale oggi è costruito il tempio.
    A conferma dello spirito sincretistico che da sempre ha accompagnato e legato il Buddismo e l’Animismo, la leggenda prosegue narrando di una “orma” del Buddha che venne trovata nel punto esatto della dimora del serpente. Questa singolare coincidenza fu interpretata come un importante segnale per identificare il luogo per la costruzione del tempio.
    Essendo stato recentemente restuarato grazie ad uno sforzo congiunto delle comunità Cinesi e Vietnamite di Luang Prabang, dal punto di vista architettonico il Wat Phuttabaht presenta oggi un connubio di diversi stili unico nel suo genere. Le forme architettoniche Cinesi, Thai, Vietnamite e Laotiane sono infatti riunite in un interessante mix di forme e soluzioni stilistiche decisamente degno di nota.
  • Vietnam - Informazioni Utili


    Località raggiunte dal tour

    Ben Tre
    Descrizione: Ben Tre è una provincia del Vietnam, della regione del Delta del Mekong. Il territorio è attraversato da un ampio numero di fiumi minori e canali, l'abbondanza di irrigazione fa sì che la provincia sia una delle maggiori zone di produzione di riso.

    Da Nang
    Descrizione: Sorge sulla riva occidentale del fiume Hán nel centro del Vietnam. Con circa 750.000 abitanti è la quarta città della nazione. Dal punto di vista climatico è situata al confine settentrionale della zona tropicale. Nelle vicinanze si trovano Hoi An e le montagne di marmo.

    Halong
    Descrizione: E' un'insenatura di rara suggestione situata nel golfo del Tonchino, in territorio vietnamita. Fa parte della provincia di Quang Ninh e comprende circa 2000 isolette calcaree con numerose grotte carsiche. La baia si trova 164 km ad est della capitale Hanoi, non lontano dal confine con la Cina. In lingua vietnamita il termine "H? Long" significa "dove il drago scende in mare". Dal 1994 è un patrimonio dell'umanità dell'UNESCO.

    Hanoi
    Descrizione: Hanoi, capitale politica del Vietnam, significa in vietnamita "al di qua del fiume" ed è adagiata lungo la sponda del Fiume Rosso, che nel corso del tempo, a causa di alluvioni e cambi di percorso, ha dato vita a diversi laghi costellati da isolette che caratterizzano il paesaggio urbano. E’ abitata da circa un milione di abitanti. Capitale imperiale fin dal 1010 e durante la dinastia Le dal 1428 al 1788, riprese il suo ruolo nell’Indocina francese durante il periodo coloniale dal 1902 al 1953, per diventare infine la capitale politica del Paese dopo la riunificazione nel 1976.
    Hanoi si presenta come una tipica città francese d’ inizio secolo, con lunghi viali, parchi e costruzioni che richiamano appunto lo stile francese, retaggio della dominazione coloniale. Non mancano però aspetti che richiamano la secolare cultura asiatica. Malgrado i bombardamenti subiti dalla città infatti, buona parte dei suoi edifici storici sono ancora in discrete condizioni. Un’immagine tipica dell’antica architettura vietnamita è fornita dal Tempio della Letteratura, dedicato a Confucio nel 1.070 da antichi eruditi e letterati, che qui fondarono la prima università del paese, senza tralasciare il tempio di Ngoc Son, ubicato su un’isoletta del lago Hoan Kiem.
    Altre importanti attrattive storiche della capitale sono la Pagoda Mot Cot ( conosciuta come “Pagoda ad un solo pilastro”), particolarissima pagoda in legno che poggia su un unico pilastro, costruita nel 1.049 a rappresentazione della purezza del fior di loto; il Mausoleo di Ho Chi Minh, legato alla storia recente del Paese; il tempio del genio Quan Than ed il lago della Spada Restituita, circondato da alberi secolari.
    E’ infine interessante andare alla scoperta dello spirito popolare della città, visitando il Museo delle Etnie e passeggiando tra negozietti colorati e vecchie botteghe all’interno del Quartiere Vecchio (XV secolo), a bordo dei tradizionali cyclò.

    Ho Chi Minh City
    Descrizione: La città di H? Chí Minh, già Saigon, è il centro abitato più popoloso del Vietnam. Si trova sulla sponda occidentale del fiume Saigon.

    Hoi An
    Descrizione: Hoi An è una città del Vietnam centrale situata a 30 km a sud di Da Nang. Nel 1999 la città vecchia venne dichiarata patrimonio dell'umanità dall'UNESCO, come esemplare ben conservato di porto commerciale sud-orientale tra il XV ed il XIX secolo, ed i cui edifici mostrano una fusione unica di tradizione locale ed influenza straniera. Hoi An è tuttora una città piccola, ma attrae numerosi turisti che possono trovare prodotti dell'artigianato locale e farsi fare vestiti su misura, venduti a prezzo ridotto rispetto agli standard occidentali. Molti cybercafe, bar e ristoranti sono stati aperti nelle stradine della cittadina e lungo il fiume.

    Hue
    Descrizione: Huè è una città del Vietnam, capoluogo della provincia di Thua Thien-Hue, nella regione della Costa del Centro-Nord, e conta circa 350 mila abitanti.
    Antica capitale del Vietnam unificato dal 1802 al 1945 durante il regno dei 13 imperatori della dinastia Nguyen. A 5 km dalla città si trova la cittadella imperiale costruita nel 1687. Nel 1786 fu occupata dai ribelli Tay Son e nel 1802 fu conquistata da Già Long della dinastia dei Nguyen. Nel 1885 la città venne sottomessa dai francesi. Nel 1968 fu distrutta in gran parte durante l'offensiva del Tet.
    Lungo il fiume dei profumi (Song Huong River) si trovano la Pagoda Thien Mu (1601) e le tombe imperiali. Nel 1993 il complesso dei monumenti di Hué furono dichiarati "Patrimonio dell'umanità" dall'Unesco.
    Durante la guerra del Vietnam, la posizione centrale di Hué la collocava vicino al confine tra il Vietnam del Nord ed il Vietnam del Sud. La città faceva parte del Vietnam del Sud. Nell'offensiva del Tet, durante la battaglia di Hu?, la città subì considerevoli danneggiamenti, molti di questi dovuti alla potenza di fuoco degli americani ed ai bombardamenti degli edifici storici, così come al massacro di Hué compiuto dalle forze nord vietnamite.

    Ninh Binh
    Descrizione: Ninh Binh è una provincia del Vietnam, della regione del Delta del Fiume Rosso. Il suo nome deriva dal sino-vietnamita. Questa provincia occupa una superficie di 1388,7 km² e ha una popolazione di 936.300 abitanti.

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